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venerdì 6 aprile 2012

Non voglio adornare queste parole

Gioele Patti 5 SB/B
 
Non voglio adornare queste parole
con sontuosi orpelli, 
e nemmeno concepire una prole
di ridondanti ritornelli.
Voglio solo cantare una storia,
la storia di un fiore d’acciaio,
di un salice che non piangeva,
di una piccola figura che non camminava,
fluttuava.
Voglio cantare la storia di una donna,
che dall’alto di una cattedra
tuonava: maledetto sia Copernico!
All’improvviso mi sento diverso
un granellino di sabbia divento
al cospetto dell’universo.
Ma costei con la sua presenza
una speranza ha dato:
vivere è dare un senso alla propria vita,
diceva.
Non sono parole vane, 
né lontane,
lei ci ha indicato il nostro fine.

Nello spazio e nel tempo

Giuliana Sessa,  IV SB/B
 
Nello spazio e nel tempo
Lei non c'è più.
La sua piccola mano,
poggiata sulla mia spalla,
 dà una spinta 
quando sento la sua mancanza.
Lei, autorevole e dolce, magnanima
e piccolina, é come una
Aquila dall' occhio astuto e
dalle ali pronte ad 
accogliere tutti noi.
Giunge al nostro nido per
nutrirci con la sua sapienza,
al fine di rendere
migliore il nostro volo.
Lei è luce, è l' alba divenuta
il più bel tramonto
che io abbia mai visto.

Matite

Ruggero Pane 5M


Apri la scatola delle matite
e fai di te un foglio, 
per quel che basta,
per farti sorridere o 
per farti piangere


Con le matite inizi a disegnare,
ad occhi chiusi,
ma vivi,
insieme a sentimenti veri


A volte hai paura 
che si spezzino le punte 
che non puoi più disegnare
come facevi 


A volte non hai paura,
qualcuno però,
piano piano,
ti spezza le matite


E ti manca tutto o
non ti manca niente,
e allora ridi o
allora piangi


Ed ecco che le matite sul foglio, 
hanno ritratto il tuo volto, te,
che sei fatto di ricordi,
e hanno fatto anche lei,
perchè fa parte di me.

mercoledì 4 aprile 2012

Canto del Cigno

                                                                                                                 Giulia Provino 5SBb

Ho visto un cigno dalle ali possenti
e i suoi occhi mi parevan fiamme ardenti.
Il suo canto sapeva solo ammaliare
e nemmeno le sirene l'avrebbero potuta eguagliare.
Il mio spirto come Ulisse voleva solo ascoltare,
così sotto le sue ali mi son messa a guardare:
ogni cosa mi parea diversa
la terra, le piante, l'acqua stessa.
Ma il suo sguardo mai mi lasciava,
di calma il mio cuore colmava;
attraverso il suo canto una luce nasceva:
ardente, splendente come un fuoco si ergeva.
Ogni cosa intorno a me un senso prendeva
e con le sue piume nel laghetto lo rifletteva.
Alla sorgente della luce mi voleva portare
ed a ogni passo la coscienza delle cose mi soleva mostrare.
Possente come i monti, salda come la terra,
ogni suo batter d'ali vincea contro i venti potenti...

Poi il cigno andò via,
il suo canto più non udii,
e  un senso d'angoscia mi ricoprì.
Le belle lucine più non splendevan
e dai mie occhi lacrime scendevano.
Il sol pensiero di non udir più quel canto
era un dolore straziante.
ma ricordando il calore del canto
il mio cuore si mise ad intonarlo:
in quel momento il lago si accese,
ogni cosa colore riprese.

Così la mattina mi risvegliai
e guardando allo specchio
il cigno del sogno mirai;
perché fino a quando nel mio cuore
il canto del cigno risuonerà
So che in me vivrà.

Memorie di Te

Maria Concetta Spina, 1°I

Come trascorre il tempo
che in realtà non passa mai,
e ci ruba gli attimi migliori
e ci lascia nell’ombra in eterno.

E così Tu,
che sei andata via,
(e sola mi hai lasciata)
Tu,

sei sempre così presente
nel cuore e nella mente.
E riempi i miei pensieri
in ogni mia giornata.

Questi versi che sono nulla
io ti dedico:
è la promessa che sempre viva sarai dentro di me.  

mercoledì 7 marzo 2012

U cappularu e i doposci

In macchina verso un week-end sulla neve mi trovo a parlare con mio padre di tutto e niente. Chiedo: Papà, quando hai visto la neve per la p...

Un cult passato inosservato


Machete (Danny Trejo) è un ex agente federale messicano tradito dalla misteriosa organizzazione
che lo aveva assoldato per uccidere il senatore McLaughlin (Robert De Niro). Giunto ad un passo
dalla morte inizia la sua spietata vendetta a colpi di... machete!

Una lenta ripresa

Date le enormi difficoltà nel diffondere le informazioni (specialmente quelle corrette) all'interno della scuola, il giornale si fa carico di fornire un breve resoconto dei comitati di gennaio e febbraio. Sono saltati ai nostri occhi diversi disagi che puntualmente si presentano. Innanzitutto, la prima cosa che si evince è l'assenteismo di molti rappresentanti di classe che, non presentandosi ai comitati, non sono in grado di informare e rappresentare adeguatamente i propri compagni di classe. Per combattere il problema, i rappresentanti d'istituto hanno preso provvedimenti: chi non adempierà al proprio compito sarà “sollevato” dall’incarico, perdendo così il diritto di voto in comitato (a meno che non venga sostituito da un compagno).

Commento compulsivo - Questa droga che è facebook

- Ciao a tutti. Mi chiamo Elena e sono due giorni che non accedo a Facebook. -
- Ciao Elena, brava - rispondono gli altri, ammirati per la mia forza di volontà.
- Io non condivido un link da cinque giorni! - interviene un altro. Si sente qualche applauso. Mi trovo alla Riunione dei Commentatori Anonimi. Brutta gente, ve lo dico io. Alcuni sono capaci di attaccarsi alla vostra bacheca, post dopo post, e non mollare più finché non hanno il vostro "mi piace".

Question Quacchero

Grazie allo sconvolgente afflusso di mail arrivate in queste settimane alla nostra casella postale  pierquac@gmail.com , voi lettori avete ...

Qualche problema da risolvere

 “C’è freddissimo in questa scuola!” “I termosifoni non funzionano…” “Avete avvistato lo Yeti?” “Non si può girare per i corridoi senza riempirsi di fumo!” “Per aprire la porta della classe ci vuole un ariete!”. Queste sono solo alcune delle lamentele che girano per le classi del nostro istituto e che, purtroppo, sembrano venire ignorate. In un periodo freddo come questo, la scuola necessita di riscaldamenti adeguati, che rendano questa nostra seconda casa più confortevole. Dovremmo forse ridurci a girare per l’istituto con le coperte? Sicuramente sarebbe un'idea molto originale, ma non è proprio il caso. La scuola è davvero molto grande e di questo siamo tutti consapevoli: riscaldare tutta la struttura, ovviamente, è piuttosto difficile. Ma se si migliorasse l'impianto di riscaldamento, di certo le cose andrebbero meglio: basta pensare a quei termosifoni che funzionano male o che perdono qualche colpo ogni tanto, fornendo poco calore.

Millennium: Uomini che odiano le donne

Un giallo senza una trama dannatamente avvincente e ben costruita? Può essere? Che corbellerie! Tre ore di film senza ritmo incalzante? Solo il Signore degli Anelli! I meravigliosi paesaggi neozelandesi non avranno né ora né mai alcunché da invidiare alle fredde coste della Svezia! Ah sì? David Fincher risponderebbe semplicemente: tsk. Riuscire a creare il remake americano di un film svedese senza che il film sappia di “americano” è un impresa meritevole di plauso. Nessun attore sopra le righe, nessuna scena fuori posto, niente buonismo. Uomini che odiano le donne è un eccellente film d’atmosfera, d’effetto, d’impatto. È forte come una mattonata in testa ma scorre liscio come l’olio. Perfetto.

Morte

La nostra cultura tende a dimenticare l’inesorabilità della morte, ed insieme con essa anche l’esistenza della malattia e del dolore. Non pa...

Ma che musica Lucrezio

La maggior parte di noi mentre, distesa molto placidamente sul banco, ascolta l’insegnante spiegare, rimane distante e distaccata. Soprattut...

A piedi nudi contro vento - Una questione interiore

I pensieri di Jennifer Sketcher... I pensieri di una donna attratta da ciò che è ancora buio. La luce rende tutto troppo semplice. Una zinga...

Italia allo specchio

Spesso capita sfogliando un giornale datato o guardando un vecchio film di notare non solo quanto tempo sia passato, ma soprattutto come le ...

Guerrieri di carta

Albeggiando, il dolce sogno s’inchina alla notte e va, sperduto pe’ i suoi passi. Ogni cosa tace ancora, ovunque è quiete,   ma dentro di me...

Essere o apparire?

Nella società in cui viviamo, dove apparire è più importante di essere, sembra proprio che si sia perso di vista il significato di termini c...

Ciocca

Una mattina ti alzi e pensi che non puoi farcela. Pensi che non puoi continuare così. Ti chiedi cosa fare. Ti chiedi cosa avrebbe senso fare...

martedì 6 marzo 2012

Invito alla lettura: un brano di Salvo Balsano, "Gemiti del Tempo" nelle pagine di Palingenesi

di Salvo Balsano

L'uomo prega nelle forme del dolore. Il ricordo della speranza, con cui l'essere dirige l'armonia della memoria, è lacrima, plumbeo riflesso del desiderio. Riposano le ombre dello spirito nella nera notte della morte: "Furore, ala di lutto, / e morte e collera / fino a che le lacrime ed il dolore uniti [...] / non saranno che un cumulo d'ossa in una strada / e una pietra seppellita dalla polvere" (Pablo Neruda, Terre Offese, Traduzione di Salvatore Quasimodo). I gemiti del tempo scorrono fra i flussi infiniti dell'universo: nello spazio, in cui la materia e l'idea incontrano la melodia che coglie l'istante dell'eterno, l'etere sognante della preghiera osserva i moti degli angeli.
Piangi, o poeta, abbandona la tua fluttuante nota nella pioggia delle nostre lacrime. Prega, o uomo, avvolgi il furioso vento della consumazione bisbigliando i segreti dell'infinito. Vivi, o morte, canta, nel tuo eterno tempo, l'eco dei fantasmi: "E da allora sta celata nei boschi, mai più è apparsa sui monti; / ma dovunque puoi sentirla: è il suono, che vive in lei" (Ovidio, Le Metamorfosi, III). 

Fonte:  http://palingenesicom.blogspot.com/2012/03/gemiti-del-tempo.html 

mercoledì 25 gennaio 2012

Moriamo delle Idee – monito a me stessa e agli altri

Diceva Pasolini che "il sapere non è fatto per comprendere, ma per prendere posizione".  Ma questo sapere è effettivamente corretto? Quello che ci viene detto ogni giorno spesso non ha fondamento; e noi, senza occhi e senza coscienza, seguiamo lucciole di pensieri che ci illuminano come lampi nella notte, ma poi si perdono nel buio. Il sapere è veramente sapere?

La radice di ogni male

Come ci ha insegnato il dottor Freud, più una cosa viene interiorizzata come proibita e più il nostro inconscio ne sarà attratto. Dunque, nell’educazione, qual è la ricetta perfetta? Essere liberali e permissivi, col rischio che i figli vengano su cafoni e maleducati, oppure evitare il più a lungo possibile che i propri “pargoli” entrino a contatto con il mondo esterno? Questo è stato, è e sarà il grande dilemma dei genitori dal XX secolo in poi. Perché il mondo di oggi è troppo libero, è amorale, è senza dio. È un mondo violento, crudo, cattivo. È perverso, è senza limiti, è incontrollabile.

Quella mattina (quella sera)


Una mattina ci sveglieremo e tutto ci apparirà diverso. Una mattina – una qualunque mattina, fatta delle solite corse e delle solite attese infinite – ci sveglieremo e guarderemo al mondo con occhi nuovi. Ci guarderemo attorno come se tutto si fosse fermato. Immobilità pulsante di vita. Silenzi assordanti.

Mi ricorda qualcosa...

1984” è un romanzo di George Orwell, un capolavoro della letteratura moderna
che mostra in maniera vivida la vita all’interno di uno stato autoritario.
Ambientato in un futuro prossimo, nel 1984 appunto, narra di un mondo
diviso in tre stati (Oceania, Eurasia ed Estasia) e dominato da un Grande Fratello, potere onnisciente, mai visto di persona da nessuno, che riesce a controllare e a spiare i propri cittadini. Il regime totalitario infatti si pone come obiettivo primario quello di un
assoluto controllo di tutte le emozioni, dei pensieri e perfino dell’inconscio dei propri sudditi attraverso una dittatura mentale.

Riletture

INTRODUZIONE ALLA RUBRICA: Riletture
Leggere e scrivere sono due facoltà essenziali nella vita ma una delle cose meno comprensibili che ci siano è perché la maggior parte dei ragazzi non le eserciti. La lettura in special modo. Se avete la pazienza di spendere un poco del vostro tempo con un libro, capirete presto di aver trovato il vostro migliore amico, l’unico del quale, statene certi, potrete fidarvi sempre.

Noi dentro e fuori: le nuove rubriche

UNA NUOVA RUBRICA PER LO STUDENTE
In seguito ai fatti che si sono verificati nella nostra scuola, abbiamo deciso di creare una rubrica che possa far emergere quelle questioni che sono sempre state presenti, ma che sono rimaste indiscusse o comunque non apertamente affrontate. Questo spazio nasce per dar voce direttamente a noi alunni, e consentirci di dare un parere e far sentire le nostre voci sui problemi del nostro istituto.

Il racconto

UN REGALO E' PUR SEMPRE UN REGALO
Nel Natale del 2010 ricevetti da mia moglie, come regalo, un pacchetto con della carta colorata, adornata da un fiocchetto rosso. Provai a sciogliere il nodo e a scartarlo delicatamente, ma non vi fu verso e così utilizzando le unghie e i denti tirai fuori il REGALO.
Mia moglie mi guardò fisso negli occhi. - Ti piace – disse. - Certo, moltissimo – risposi.
Era un oggetto strano con colori stupendi e di bella forma. Ma non compresi cos'era.

Pensieri confusi

IL RUMORE ASSORDANTE DELLA MENTE

I pensieri confusi di Jennifer Sketcher… i pensieri di una donna delirante. Una donna bramosa di amore e passione. Voce e profumo. Spazio e libertà. Non può essere pace ciò che è tormentato. Può essere fondamento , motivo, speranza.  Il tormento è vita. È domandarsi, chiedersi, affannarsi.

La rubrica di Dolly

TRA SCIENZA E CONOSCENZA: NEL LABIRINTO DELLA BIOETICA
Gatti fluorescenti, occhi ricreati in provetta, clonazione di embrioni umani, il primo trapianto di mano ed innesti bionici. La notizia della nascita di Dolly, la prima pecora clonata da cellule somatiche nel 1996, sembra appartenere alla preistoria e il sapere umano pare non avere più limiti. Mentre la tecnologia cavalca e la scienza corre, la coscienza… arranca.

Angeli per un giorno


A Natale siamo tutti più buoni, o almeno tutti ci spacciamo per tali. C’è chi dice che la beneficenza serve più a chi la fa che a chi la riceve. E’ possibile, ma come esserne certi? Domenica  11 dicembre mi sono svegliata alle sette di mattina, ho cucinato per due e ho preparato uno zaino, il cielo era pure coperto. Sembravano i presupposti per una giornata orribile e invece è stata una delle più belle della mia vita.

C’è un piccolo nerd in ognuno di noi

"Mamma me li crafti i biscotti” (cit.)
"Giulia me lo tradi quel temperino?” (Io con la mia compagna di banco)
"Trolololololo” (un qualsiasi Nerd canticchiante).
"Sei powissimo” (gente nabba nei confronti di un grande nerd)                                                               
E ne potrei dire altre, molte altre frasi da nerd o che almeno vengono così etichettate dai più, che non sanno di essere a loro volta dei nerd peggiori di questi qui sopra che ho citato, me compreso.

mercoledì 11 gennaio 2012

Presentazione

Già nell'edizione precedente si era dichiarata la volontà della redazione di dare una svolta significativa al modo di operare del giornale e di creare un confronto tra tutti gli studenti attraverso un costruttivo scambio di idee. Proprio per portare avanti questo progetto, dimostrando che non siamo interessati solo a scrivere belle parole, ma anche a realizzare concretamente ciò che ci prefissiamo come obiettivo, il giornale adesso disporrà anche di un blog su internet. Proposte, commenti e riflessioni potranno essere pubblicati dagli studenti su questo blog, dando realmente vita al “rumore del confronto” attraverso una comunicazione più diretta e immediata con i redattori. In questo modo potrà essere avviato un processo di collaborazione volto a valorizzare un importante mezzo di comunicazione come il giornale d'istituto, affinché diventi un “luogo di incontro” tra idee diverse.